Kalulu: «Riscatto? Mi sono sempre sentito dentro la squadra e l’ambiente Juve. Per vincere il Mondiale per club rinuncerei ad un anno di ferie. Sul futuro di Kolo Muani…» | OneFootball

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·17. Juni 2025

Kalulu: «Riscatto? Mi sono sempre sentito dentro la squadra e l’ambiente Juve. Per vincere il Mondiale per club rinuncerei ad un anno di ferie. Sul futuro di Kolo Muani…»

Artikelbild:Kalulu: «Riscatto? Mi sono sempre sentito dentro la squadra e l’ambiente Juve. Per vincere il Mondiale per club rinuncerei ad un anno di ferie. Sul futuro di Kolo Muani…»

Kalulu si racconta a La Gazzetta dello Sport: l’intervista del difensore francese riscattato ufficialmente dalla Juventus. Le sue parole

Pierre Kalulu si racconta a La Gazzetta dello Sport. L’intervista del difensore bianconero, già riscattato dalla Juventus, in vista dell’esordio al Mondiale per Club.

RISCATTO – «Onestamente non ho mai avuto paura che la Juventus non mi riscattasse. Ho sempre avuto fiducia nel mio lavoro e sono contento che sta andato tutto per il meglio».


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PIÙ JUVENTINO DI PRIMA? – «Ero in prestito, ma in realtà fin dalla scorsa estate mi sono sempre sentito dentro la squadra e l’ambiente Juve. La mia situazione è cambiata a livello contrattuale, ma il resto è uguale».

KOLO MUANI – «Randal parla poco del contratto, l’importante è che faccia goal. In una grande squadra come la nostra è fondamentale la competizione interna. Siamo contenti che lui sia con noi: mi piace questa Juventus alla francese».

TUDOR – «A marzo aveva detto così e ha avuto ragione. Adesso ci sta ripetendo soprattutto un concetto: vuole che partiamo forte e bene nel debutto contro l’Al Ain».

MONDIALE PER CLUB – «È molto importante per noi e siamo orgogliosi di esserci. È per club, ma è sempre un Mondiale. Lo vediamo come una continuazione della precedente stagione. Abbiamo bene in testa come vogliamo giocare, c’è grande entusiasmo nel gruppo, stiamo bene fisicamente e siamo qui per vincere più partite possibili. Stiamo vedendo le altre gare e dovremo rispettare tutte le avversarie, a partire dall’Al Ain».

PSG – «Se mi ha sorpreso? No, perché il Mondiale per Club è la continuazione della stagione. Il Psg ha chiuso a maggio dominando la finale di Champions League contro l’Inter e di conseguenza si è presentato negli Stati Uniti con grandissima fiducia».

RINUNCIARE ALLE VACANZE PER VINCERE IL MONDIALE – «Certo, anche a un anno di ferie… I trofei contano più di ogni altra cosa perché ti permettono di restare nella storia e di diventare leggenda».

ESORDIO IN NAZIONALE – «Arrivare a giocare nella Francia è stato un passo importante come giocatore e come persona. Vestire quella maglia è il massimo a livello di carriera e anche per il bambino che c’è in me, che fin da piccolo aveva quel sogno. Deschamps mi ha parlato anche della Juve, si capisce che è stato molto bene a Torino».

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