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·24. Juni 2025
Inter, Mkhitaryan a tutto tondo: “Inzaghi? Capitolo chiuso. Sulla questione ‘Ingiocabili’…”

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Henrikh Mkhitaryan si è raccontato in una piacevole intervista a ‘La Repubblica’. Diversi i temi toccati: dalla finale di Champions League a Inzaghi, passando per la questione ‘Ingiocabili’… . Di seguito le parole del centrocampista dell’Inter.
Impegnato al Mondiale per Club negli USA con la sua Inter, Henrikh Mkhitaryan si è concesso ad una piacevole intervista a ‘La Repubblica’. Tanti i temi toccati dal centrocampista armeno: dal momento del ritiro, la nuova era Chivu e non solo: ecco le parole più interessanti del centrocampista armeno.
Chivu e le sue idee: “Con Chivu va bene, la filosofia e le idee sono nuove. Prima capiamo quello che ci chiede e meglio è. Siamo partiti subito con un torneo vero, abbiamo poco tempo. L’importante con un nuovo allenatore è accettare le indicazioni, imparare e lavorare. È serio e simpatico, ci supporta mentalmente e nella tattica. Fin dal primo allenamento si è vista la sua impronta.Il modulo è quello, ma l’approccio è diverso rispetto a Inzaghi”.
Su Inzaghi: “Con Simone Inzaghi ci siamo salutati in privato, ho evitato di fare post sui social. Ha preso una decisione, l’abbiamo accettata. Capitolo chiuso, se ne apre un altro”.
La finale di Champions League: “Il Mondiale per Club può aiutarci a superare la delusione per la finale di Champions League persa 5-0 contro il PSG, ma la cicatrice resta. Il dolore non si cancella, è stata una sconfitta brutta. Non dimentichiamo il percorso che ci ha portato fin lì, abbiamo fatto grandi partite, ma indietro non si torna. Dobbiamo rialzarci, imparare e andare avanti. Non serve pensarci troppo a cos’è successo a Monaco. Dobbiamo lavorare per vincere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi anni”.
La frase sugli ‘Ingiocabili’: “Direi ancora la frase sull’Inter ingiocabile? Non ho detto che siamo ingiocabili sempre, ma che lo siamo stati in alcune partite, per l’atteggiamento che abbiamo messo in campo. Certo che lo direi di nuovo, lo penso. Se poi qualcuno mi prende in giro, non me ne frega niente”.
Sul ritiro: “Ho detto che questa è la stagione più faticosa della mia vita, con tre competizioni. E che non so quanto mi resti da giocare. Non escludo nulla, ma so di avere ancora voglia di andare in campo. Ho un anno di contratto con l’Inter, se non mi cacciano resto. Non voglio ritirarmi col rimpianto di averlo fatto troppo presto. Dopo l’Inter smetto. Non voglio abbassare il livello, non tornerò a giocare in Armenia. E mete come l’Arabia non mi interessano. Con tutto il rispetto, amo il calcio per il gioco, non per i soldi. Quando mi sveglio ho voglia di allenarmi e dimostrare quel che valgo”.
Sulla situazione Taremi: “Taremi bloccato in Iran dalla guerra? Ci sentiamo, sta bene. Non lo disturbo troppo, perché sono in tanti a contattarlo per sapere quale sia la sua situazione. Ci ha fatto piacere che abbia voluto farci un in bocca al lupo per il Mondiale per club. Un grande gesto. Fa star male pensare a cosa sta succedendo, speriamo che il conflitto finisca il prima possibile. Mi sento anche con i miei ex compagni dello Shakhtar: c’è chi si è trasferito e chi ha cambiato Paese, la guerra cambia tutto”.