Juventusnews24
·14. November 2024
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Gli esami al J Medical svolti questa mattina da Juan Cabal hanno confermato le spiacevoli sensazioni che iniziavano ad emergere nelle ultime ore dopo l’infortunio in allenamento con la Nazionale colombiana: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Altro stop di grave entità per la difesa della Juventus dopo Gleison Bremer, con l’ex Verona che resterà ai box – con tutta probabilità – per l’intera stagione. Cosa succede adesso? È questo il quesito che si pongono praticamente tutti i tifosi bianconeri. Il campanello d’allarme in difesa risuona ancora più forte ora, ma il piano del club è chiaro. Dentro alle idee della Juve tra svincolati, calciomercato di gennaio, Juventus Next Gen e cambi di ruolo.
Discorso svincolati. Partiamo subito da una grande certezza: nei pensieri di Cristiano Giuntoli la direzione non è quella di mettere subito mano al mercato con l’arrivo di giocatori svincolati. Nessuna fantasia o suggestione Sergio Ramos per intenderci, ma l’idea della Juve è pianificare la giusta strategia per rinforzare la rosa a disposizione di Thiago Motta per l’inizio di gennaio. Chiaro che la coperta nel reparto arretrato, ora, è cortissima. TM può contare a sua disposizione su tre centrali di ruolo come Gatti, Kalulu e Danilo e su tre terzini come Cambiaso, Savona e Rouhi. 6 giocatori per 4 posti, più difficile – certamente – gestire le rotazioni sui due fronti. Serie A e Champions League si intende.
Cambi di ruolo. Per questo, come prima soluzione, ci affidiamo alle parole di Thiago Motta, che così parlo in conferenza stampa dopo l’infortunio di Bremer: «Tutti noi ora daremo qualcosa in più. Se fosse stato un altro compagno al posto suo anche lui avrebbe preso questa responsabilità. Lo faremo anche per lui». La squadra si stringe, si compatta, crea un tutt’uno per risollevarsi, insieme, dalle difficoltà. E non è assolutamente utopia ipotizzare qualche cambio ruolo per risolvere internamente questa situazione di emergenza. Savona può tranquillamente spostarsi da terzino a difensore centrale, lo ha fatto in carriera, soprattutto in Next Gen. Danilo e Kalulu possono giocare da centrali ma anche da terzini. E poi spazio a qualche esperimento, perché no, che sicuramente in termini di sacrificio, generosità, spirito di squadra, farebbero felice Thiago: Locatelli potrebbe arretrare nel ruolo di difensore centrale (il tecnico ne parlò già in conferenza «Perché no? Sarei l’allenatore più felice al mondo di contare su un giocatore in un ruolo diverso»), McKennie e Weah sono adattabili, grazie alla loro duttilità, bassi a destra nella linea a quattro. Insomma, tutte possibili soluzioni da tenere in considerazione ma con un minimo comune denominatore: la voglia di superare insieme anche questo ostacolo.
Serbatoio Next Gen. Per sostituire numericamente la doppia defezione in difesa, la prima squadra può certamente dare uno sguardo in modo più approfondito al serbatoio della Juventus Next Gen. Next Gen – ricordiamolo – reduce dal cambio di allenatore, da Paolo Montero a Massimo Brambilla. Anche la Seconda squadra bianconera non se la sta passando bene a livello difensivo: in primis per i numeri di questo avvio di stagione, 26 gol subiti in 14 partite, terza peggior difesa di tutta la Serie C; ma anche a livello di infortuni, visto che ha perso per tutta la stagione Riccardo Stivanello (lesione del legamento crociato anteriore) e recentemente ha dovuto fare i conti con gli stop di Poli (lesione di I-II grado del muscolo retto femorale della coscia sinistra) e Perotti (intervento chirurgico di stabilizzazione acromion-claveare). Non una situazione facile neanche per la Seconda squadra, ecco. Ma i nomi a cui attingere sono diversi, due su tutti: Pedro Felipe, difensore brasiliano classe 2004 e colonna portante da ‘nuovo Bremer’ della retroguardia del futuro; ma anche Javier Gil Puche, spagnolo classe 2006 che Thiago Motta ha convocato due volte già nelle recenti settimane contro Parma e Udinese. Ma teniamo aperte anche altre candidature per un eventuale salto tra i big: i terzini Livano Comenencia (2004), Gabriele Mulazzi (2003), David Puczka (2005) e Stefano Turco (2005) o il centrale Alessandro Citi (2003).
A GENNAIO
Capitolo mercato. Al massimo intorno alla metà di dicembre Giuntoli avrà chiaro l’identikit del difensore a cui dare l’assalto per rinforzare il reparto nel mese di gennaio. Almeno uno, ma i colpi potrebbero anche essere due. Nessun grande esborso, si valuteranno le opportunità e le occasioni che si presenteranno alla finestra, magari imbastendo un’operazione sulla base di un prestito. Prima di tutto la Juventus andrà un centrale di marcatura, e qui è facile fare il nome di Milan Skriniar. Il centrale ex Inter si sta ritagliando poco spazio con Luis Enrique al Psg e avrebbe quindi l’ambizione di cambiare aria per trovare più minutaggio. Il gigante slovacco guarderebbe con attenzione verso un progetto in grado di dargli garanzie più a lunga durata, non solo per un prestito di pochi mesi, ma la Juve sta sondando la fattibilità dell’operazione. Chiaro che un ostacolo è rappresentato dall’ingaggio: circa 10 milioni di euro a stagione, troppi per i paletti fissati dal club. Per questo, spalmare lo stipendio tra Juventus e Psg potrebbe essere la soluzione per sciogliere il nodo. Vedremo. Le alternative non mancano, per gradimento del profilo puramente di natura tecnica e facilità nei costi dell’affare. Parliamo di Radu Dragusin del Tottenham e Joachim Andersen del Fulham: il primo conosce già l’ambiente Juve, essendo cresciuto a Torino dal 2018 al 2021 tra Under 23 e prima squadra, il secondo – ex Sampdoria – è sulla lista di Giuntoli già dai tempi di Napoli. Entrambi, come già sottolineato, arriverebbero in prestito. E poi teniamo caldo anche il nome di Jakub Kiwior, che l’Arsenal al momento farebbe più fatica a cedere a gennaio visto l’infortunio di Calafiori ma che resta forte nella lista dei candidati della Vecchia Signora. Thiago Motta lo conosce bene, avendolo allenato allo Spezia nella stagione 2021/2022, ma il suo eventuale arrivo a Torino sarebbe molto importante perché permetterebbe ai bianconeri di rinforzare la difesa con un giocatore di piede mancino, in grado di ricoprire sia il ruolo di centrale ma anche quello di terzino sinistro.