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·18. September 2024

Il calcio è in lutto: è morto Totò Schillaci

Artikelbild:Il calcio è in lutto: è morto Totò Schillaci

Il calcio è in lutto: è morto Totò Schillaci, eroe di Italia ’90. L’attaccante ex Juventus e Inter, era ricoverato in condizioni critiche nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo dalla sera dello scorso 7 settembre. Nei giorni scorsi si era registrato qualche miglioramento, prima che la situazione tornasse grave dalla giornata di ieri.

Nato a Palermo il 1° dicembre 1964, dopo aver sfiorato l’opportunità di giocare per la squadra della sua città, Schillaci nel 1982 viene acquistato dal Messina, contribuendo in particolare alla promozione in Serie B e poi esplodendo dal punto di realizzativo sotto la guida di Franco Scoglio (13 gol nel 1987-1988) e di Zdenek Zeman, segnando ben 23 gol nel 1988-1989 che gli valsero il titolo di capocannoniere. Una annata quest’ultima che lo portò ad entrare nel mirino delle big: la spuntò la Juventus in una operazione da 6 miliardi di lire. Nella prima annata in bianconero, Schillaci segnò 15 gol in 30 partite di campionato, aiutando la squadra a vincere la Coppa Italia e la Coppa UEFA. Prestazioni di alto livello convinsero il commissario tecnico Azeglio Vicini a convocarlo per i Mondiali del 1990. Il torneo che gli cambiò la vita.


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Partito dalla panchina, nella gara inaugurale contro l’Austria Schillaci entrò al 75’ sul punteggio ancora fermo sullo 0-0, ma appena quattro minuti dopo il suo ingresso in campo segnò il gol decisivo. Da quel momento divenne titolare al fianco di Roberto Baggio e segnò in tutte le partite successive, diventando il simbolo dell’Italia durante quel mondiale, con gli azzurri che si fermarono però ai rigori in semifinale contro l’Argentina.

Negli anni seguenti però Schillaci non riuscì più a ripetersi sugli stessi livelli, segnando 15 gol nelle successive due stagioni con la Juventus. Alla fine della stagione 1991-1992, con l’arrivo di Gianluca Vialli, Schillaci perse spazio in bianconero e decise di trasferirsi all’Inter per 8,5 miliardi di lire. Con i nerazzurri segnò 11 gol in 30 partite in due stagioni e contribuì alla vittoria in Coppa UEFA, lasciando il club nerazzurro nell’aprile 1994.Successivamente si trasferì in Giappone, diventando il primo calciatore italiano a giocare nel campionato giapponese, con il Júbilo Iwata. Nel 1997 vinse la J. League, ma un grave infortunio lo costrinse a ritirarsi ufficialmente dal calcio nel 1999.

Dopo il ritiro, Schillaci tornò a Palermo, candidandosi come consigliere comunale per Forza Italia nel 2001 e venendo eletto, ma si dimise dopo pochi anni. In seguito divenne anche volto televisivo: nel 2004 partecipò al reality show “L’Isola dei Famosi” e nel 2008 recitò nel film “Amori bugie e calcetto” insieme ad altri ex calciatori. Nel 2011 interpretò un boss mafioso in una puntata della serie “Squadra antimafia – Palermo oggi”, e nel 2012 fece un cameo nella serie “Benvenuti a tavola – Nord vs Sud”. Nel 2016 pubblicò la sua autobiografia “Il gol è tutto” insieme ad Andrea Mercurio. Nel 2019 si cimentò come rapper nel singolo “Gli anni degli anni” dei 78 Bit, mentre nel 2021 partecipò al programma televisivo “Back to School”. Infine, nel 2023, insieme alla moglie Barbara, arrivò in semifinale nel reality “Pechino Express”.

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