Calcionews24
·22. März 2025
Franco Selvaggi: «Ero la riserva di Paolo Rossi, sono anche io un campione del mondo. Ecco quel che vidi arrivando alla Roma. Paolo Maldini ha debuttato contro di me…»

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·22. März 2025
Bomber dai gol d’astuzia, Franco Selvaggi fa parte dei campioni del mondo del 1982 anche se il campo non l’ha visto. Oggi su La Gazzetta dello Sport racconta la sua carriera in attacco.
DISSERO CHE BEARZOT LO AVEVA CONVOCATO PER NON FARE OMBRA A ROSSI – «È una cosa che circola ogni volta che si parla di me, ma mi ferisce molto. E soprattutto calpesta la memoria di Bearzot. Ma le pare? Per come la racconta qualcuno, sembra che il ct mi abbia portato in Spagna così, perché gli stavo simpatico. La verità è un’altra: Bearzot aveva grande stima di me, come persona e – lo sottolineo – come calciatore. Per le caratteristiche che avevo mi considerava la riserva di Paolo Rossi. Era sacrosanto puntare su Paolino: Bearzot era troppo leale e corretto per sfilarsi da quel dovere etico ma anche tecnico. E abbiamo visto tutti, per fortuna, com’è andata. Rossi è stato l’eroe di quel trionfo. Ma nella stagione che portava al Mondiale di Spagna venni sempre convocato, giocai tre partite, non ero sbucato dal nulla. E pur non avendo mai messo piede in campo, io come Franco Baresi, Dossena, Vierchowod, Massaro, Bordon e Galli siamo campioni del mondo».
LA ROMA – «Arriviamo da Matera con una Fiat 124 scassata: io, mio fratello e il suo capo all’Enel. Avevo 20 anni e Viciani mi aveva fatto debuttare in A con la Ternana. Con Antognoni e D’Amico ero uno dei giovani più interessanti del campionato, ma in fondo rimanevo un ragazzo di Pomarico, assai sprovveduto. Quel giorno vediamo Domenghini scendere da una Porsche verde e ci guardiamo imbarazzati: parcheggiamo cento metri avanti, poi me la sono fatta a piedi fino alla sede».
HA VISTO DEBUTTARE PAOLO MALDINI – «Udinese-Milan, gennaio 1985. Entra questo ragazzino, 16anni, sapevo che era figlio di Cesare. Si piazza a destra e io faccio al mio compagno d’attacco Andrea Carnevale: “Sto io dalla sua parte”. Passano meno di 5 minuti, Maldini mi anticipa sempre. Faccio un cenno a Carnevale: “Torna qua, io cambio fascia”. Maldini è stato il miglior difensore italiano di sempre. Una volta gli ho ricordato: “Però quel giorno dovevi dirmelo che eri un fenomeno”».
IL DOPO CARRIERA – «Ho chiuso con la Sambenedettese in B nel 1987, segnai 9 gol, ci salvammo. Ho fatto per una decina d’anni l’allenatore in B e C, ma vedevo situazioni che non mi piacevano. Sono stato docente a Coverciano e poi capo delegazione dell’Under 16 azzurra. Ho visto crescere ragazzi speciali come Bove, Calafiori, Esposito, Kean. Oggi ho una scuola calcio a Matera. E sono molto orgoglioso delle mie origini: è bello che la Basilicata abbia un campione del mondo».
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