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·18. Juli 2025

Fondi UEFA: la Liga F ha accumulato la somma maggiore

Artikelbild:Fondi UEFA: la Liga F ha accumulato la somma maggiore

Stando a quanto riportato da ‘Mundo Deportivo’, la UEFA ha stanziato 5,6 milioni di Euro da destinare alle federazioni in europee che hanno iscritto almeno un club nell’ultima edizione della Women’s Champions League. La somma verrà divisa in parti uguali e destinata a tutte le squadre della massima serie che non hanno preso parte alla competizione. La quota che i club non partecipanti hanno diritto a ricevere è direttamente correlata ai risultati sportivi dei club partecipanti nei rispettivi Paesi. Se una federazione ha più di un club nella Champions League femminile per calcolare l’importo si utilizza la squadra con il maggior numero di progressi nel torneo.

Queste cifre dovranno essere usate dai club per soddisfare o migliorare uno o più criteri sportivi, infrastrutturali, amministrativi e di personale esistenti e misurabili come stabilito dal Regolamento UEFA sulle licenze per club. Non potranno, invece, essere utilizzate per i costi fissi e ordinari del club. I club con una sezione maschile e una femminile, inoltre, potranno usufruire dei fondi solo per la divisione femminile.


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In Liga F i club che sono arrivati in fondo sono tre: Barcellona, Real Madrid e Atletico di Madrid. I loro meriti in campo hanno portato la federazione a ricevere la somma più alta (è stato il club bluegrana a guadagnare l’introito raggiungendo la finale dove da campione in carica ha perso contro l’Arsenal, non riuscendo a conservare il titolo). Il totale si aggirerebbe intorno ai 481.000 euro che ripartiti portano a circa 37.000 euro per squadra. Si tratta di un importo addirittura superiore a quello che le Gunners distribuiranno tra i club inglesi (perchè solo le ragazze di Renee Slegers sono giunte alle fasi finali del torneo). Il terzo paese che ha percepito la somma di denaro è la Francia grazie all’Olympique Lion (in quanto semifinalista). Quanto guadagnato dalle tre federazioni è sicuramente un ulteriore incentivo per la crescita del calcio femminile che ha la possibilità di emanciparsi e di diventare una realtà in grado di esistere (e non coesistere).

Anche l’Italia avrà tre squadre che parteciperanno alla Champions League (Juventus Women e Roma che non sono nuove alla competizione e, per la prima volta l’Inter che, da come si vede anche dal suo mercato ha tutta l’intenzione di non sfigurare). Per come la disciplina si sta sviluppando nella penisola, è probabilmente un volo pindarico presumere che una delle tre possa arrivare almeno in semifinale (data anche la competitività e il numero di blasonate che aspirano al risultato). Ci si auspica, però, è che con gli ovvi limiti del caso (dato che come è noto la divisione femminile italiana è nata, in maniera non amatoriale, parecchio dopo), le nostre formazioni possano dare prova delle proprie capacità così da farsi un nome tale da diventare una realtà consolidata e giungere a traguardi sempre più ambiziosi.

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