Falletti, ora o mai più. Lasagna quasi ko, Longo rispolvera la carta Uruguay | OneFootball

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·30. März 2025

Falletti, ora o mai più. Lasagna quasi ko, Longo rispolvera la carta Uruguay

Artikelbild:Falletti, ora o mai più. Lasagna quasi ko, Longo rispolvera la carta Uruguay

Doveva essere una sosta salvifica, invece si è rivelata nefasta. Longo deve fare la conta dei debilitati, con Lella fuori dai giochi e Lasagna quasi. L’attaccante ex Verona e Carpi quest’oggi al più potrebbe andare in panchina, più pro forma che per reale necessità. Con Favilli e Novakovich ancora sotto ritmo a causa dell’influenza accusata in settimana, resta così il dubbio su chi affiancherà contro la Carrarese Bonfanti. Tutti gli indizi portano così al ritorno dal primo minuto di Falletti.


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Falletti, ora o mai più

In questi 14 giorni si sono sprecati fiumi di inchiostro sulla crisi dell’uruguaiano, fermo a 22 minuti nelle ultime 6 giornate. L’ex Ternana ha avuto in questo 2025 una metamorfosi, passando da protagonista assoluto nei pensieri di Longo al dimenticatoio. Falletti ha collezionato 20 presenze fin qui con la maglia del Bari, delle quali 14 da titolare. Per lui 2 assist, entrambi a inizio stagione contro Mantova e Cosenza, e 1 gol arrivato su rigore nella prestazione super contro lo Spezia, quando era stato decisivo anche in occasione dell’autogol di Wiśniewski per il definitivo 2-0. Il trequartista è però solamente il dodicesimo giocatore di movimento della rosa biancorossa per minuti giocati (1.097).

L’ultima partita da titolare dell’estroso fantasista il 2 febbraio 2025, quasi 2 mesi fa. Da allora solo tantissima panchina e le scampoli di gara. Longo, più volte interrogato sull’argomento, ha sempre motivato il tutto a scelte tecniche, spiegando di chiedere il fuoco dentro al giocatore. Venerdì, all’ennesima domanda sul tema, l’ex Toro ha così parlato di una sua possibile maglia da titolare: «Ha lavorato bene, smaltendo l’influenza di due settimane fa. Può giocare come tutti gli altri, se non gioca è puramente una scelta tecnica».

La sensazione è che i tempi siano maturi per il ritorno dal primo minuto, considerando che il suo alter ego Pereiro sembra più indietro, con Longo che a tal proposito ha parlato di «garanzie necessarie». L’alternativa poteva essere il maxi centrocampo a 4 visto a Mantova con Bellomo, Maggiore, Maita e Benali, ma le condizioni precarie del primo – anch’egli debilitato dall’influenza -, fanno pensare che tocca giocarsi nuovamente la carta uruguaiana. Oggi o mai più, insomma.

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