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·3. Mai 2025
âđŒ Fabregas: âStrefezza lo vorrei con me dallâEccellenza alla Champions. Adesso serve continuitĂ â

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·3. Mai 2025
Cesc Fabregas, grazie alla vittoria per 1-0 con cui ha espugnato il Tardini di Parma, si Ăš portato in decima posizione. Il tecnico Ăš intervenuto in conferenza per parlare della partita. Riprendiamo quanto detto da TMW:
Strefezza â âStrefezza lo porterei con me in ogni categoria, dallâEccellenza alla Champions. Eâ un ragazzo dâoro, prima della partita lâho detto nella riunione tecnica, mi ha fatto male non metterlo nellâundici, meriterebbe sempre di giocare. Glielâho detto perĂČ, mi fido di lui e sapevo che entrando avrebbe fatto vincere la partita. Eâ un giocatore da squadra, se si vuole far nascere un progetto forte lui Ăš lâuomo giustoâ.
Obiettivo â âLâobiettivo Ăš dare continuitĂ , crescere in continuitĂ . Siamo una squadra forte, ben organizzata, con identitĂ e valori tecnici. Ora bisogna crescere in mentalitĂ , anche oggi si poteva far meglio a livello individuale. Sapere quando fare un fallo, quando perdere qualche secondo, quando accelerare e quando rallentare: questo Ăš competere. Siamo una squadra giovane, câĂš tanto lavoro da fare ma sono contento e fortunato ad avere questo gruppoâ.
Squadra â âLa squadra sta crescendo, sa leggere meglio le partite, quando si difende la linea rimane alta, stiamo giocando contro squadre che vanno con palla lunga verso lâattaccante ultimamente contro di noi, e lo stiamo gestendo molto. LâAtletico non Ăš in semifinale perchĂ© Alvarez Ăš scivolato, Terry non ha vinto la Champions, la linea tra vincere e perdere Ăš molto sottile. Tutti gli allenatori ora sono molto preparati a questi livelli, vince chi ha piĂč qualitĂ o chi come noi oggi ha un poâ piĂč fortuna. La figura dellâallenatore Ăš stressante, sei lâimmagine del club quando vinci e quando perde, di fronte a calciatori, dirigenza, stampa e tifosi. Bisogna gestire diverse cose. Il lavoro di squadra da famiglia a Como Ăš ottimo, sono contento. Ringrazio i ragazzi, senza la loro mentalitĂ , disciplina e coraggio sarebbe impossibile. Dobbiamo migliorare tante cose, piccoli dettagli che ci porteranno avantiâ.
Calcio italiano â âIl calcio italiano Ăš molto difficile, analizzare le sfide e vincere Ăš complicato. Lo ha detto Fonseca, tante persone che hanno piĂč esperienza di me. Assieme alla Liga e alla Premier Ăš il campionato piĂč competitivo, lo posso dire perchĂ© ho giocato e allenato qua e giocato diversi anni in Spagna e Inghilterra. Il catenaccio italiano non esiste, tutte ti vengono a pressare. Oggi abbiamo dovuto fare una partita di gioco posizionale, perchĂ© il Parma non pressava, ma quando ti pressano uomo su uomo non si gioca. La soluzione diventa quindi palla lunga e lottare sulla seconda palla. Giocando cosĂŹ perĂČ si fa tennis o rugby, diventa 50% e 50%, per questo cerco sempre soluzioni per risolvere queste cose. Se un domani mi troverĂČ in altri campionato dovrĂČ lavorare su altre cose, qua Ăš come uscire dal pressing. Lâallenatore deve analizzare gli avversari e dare a ogni giocatore che soluzioni dare, deve esserci dinamismo in mezzo al campo e dinamiche pronte, altrimenti contro avversari forti fisicamente non si va da nessuna parte. Sto imparando tantissimo in Italia, questo calcio mi sta insegnandoâ.
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