Inter-News.it
·15. Dezember 2024
In partnership with
Yahoo sportsInter-News.it
·15. Dezember 2024
Filippo Colasanto, agente sportivo specializzato nel calcio sudamericano, ha concesso un’intervista esclusiva a Inter-News. I legami tra Sudamerica e Inter, in particolar modo per quanto riguarda il calciomercato in entrata, hanno rappresentato il fulcro dei temi trattati.
Lautaro Martinez ha attraversato un inizio di stagione complicato, soprattutto a causa della mancata preparazione estiva con la squadra. Lei immagina che ritornerà protagonista come nella scorsa stagione?
Il vostro Toro credo che non abbia nulla da dimostrare a nessuno. È un giocatore che, se sta bene, fa quasi reparto da solo. È chiaro che non si può pretendere da un atleta che abbia una costanza di rendimento tipo un robot. Anche Haaland sta calando un po’ a livello di rendimento, insieme a tutta la squadra (il che significa, nella sua fattispecie, che segna solo due gol una partita sì e una no -ride, ndr-). Però, Martinez non si può discutere. È un giocatore imprescindibile per l’Inter e credo che sia sinceramente affezionato al club che, oltre ad averci puntato a livello tecnico investendo bei soldi e portandolo a Milano, gli ha dato anche la notorietà, la fama e la consapevolezza a livello mondiale. Quindi, penso che si tratti solo di aspettare la risalita della sua condizione fisica e un pochettino di fortuna in più, che deve assistere sempre l’attaccante quando tira verso la porta. Credo che non sarà mai per l’Inter un problema un giocatore come Lautaro Martinez.
Colasanto, Palacios ha sinora giocato alcuni spezzoni di partita contro l’Empoli e il Parma. L’obiettivo è quello di un inserimento graduale nella difesa dell’Inter, come avvenuto con Bisseck. Con gli stessi risultati visti nel caso del tedesco, secondo lei?
Quando l’Inter lo prese mi incuriosii molto. Lo avevo visto giocare una volta dal vivo a livello di settore giovanile, forse quando era al Talleres di Cordoba. Era un cavallone, grosso, un po’ impacciato, perché era nettamente più alto e massiccio di tutti i ragazzini che erano in campo. Mi colpì molto per una dote che poi lui ha conservato e sviluppato, cioè la propensione a uscire palla al piede, portando la palla ben oltre il centrocampo. Spesso e volentieri l’ho visto tirare delle cannonate in porta, non solo con una certa potenza ma anche con una buona precisione. Ha fatto anche qualche bel gol con queste performance. È chiaro che in Italia, e in un club così importante, trovi poco o nulla spazio per il momento. Ma anche lui è un ragazzo giovane, un 2003, e credo che l’Inter abbia fatto un buon acquisto. Forse potrebbe mandarlo a gennaio a giocare in una squadra di media classifica della Serie A, una che non abbia problemi di salvezza né di conquista di chissà quale traguardo. Ciò per fargli prendere un po’ più di minutaggio e per farlo confrontare anche in partite vere. Credo che sia stato un ottimo acquisto per l’Inter.
Come lo vede rispetto a Bastoni?
Fisicamente mi ricorda Bastoni, però è più massiccio, più grosso, un po’ ‘un corazziere’. A differenza dell’italiano, oltre ad avere anche lui doti da difensore e un ottimo anticipo Palacios ha questa cosa del salire e tirare in porta che dicevo prima. Il ragazzo lavora molto su questa rapidità d’intervento quasi prevedendo, leggendo, la giocata per arrivare in anticipo sul pallone e non prendere l’avversario (e uno come lui se non ti anticipa ti fa male, per cui arriverebbero ammonizioni in serie -ride, ndr.). Ma la cosa che veramente mi ha sempre colpito molto di questo ragazzo sono la facilità di corsa, nonostante la stazza, e la potenza e la precisione di tiro. Chissà se riuscirà a farla vedere anche nei nostri campionati.
Si ringrazia Filippo Colasanto per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Michele Maresca) e della fonte (Inter-News.it). Con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.