Cagliarinews24
·4. März 2025
Dodero: «L’esordio e il primo gol in Serie A emozioni forti. Calcio femminile? Gli stereotipi si combattono con l’istruzione» – ESCLUSIVA

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Alida Dodero, capitano del Cagliari Calcio a 5 Femminile, ha rilasciato un’intervista per Cagliarinews24. Il talento isolano, classe 2000, ha parlato della situazione della sua squadra nella massima serie nazionale di Futsal. Le ragazze rossoblù sono reduci da una vittoria importantissima ai danni del Kick Off, maturata tra le mura amiche del Palaconi con il punteggio di 2-0: una prestazione degna di lode in pagella, che permette al club sardo di allungare ulteriormente sulla zona rossa e (perché no?) sognare i playoff. Le parole di Dodero:
Essere il capitano comporta delle responsabilità, non solo dentro il campo, ma anche all’interno dello spogliatoio. Quali sono le difficoltà nel gestire il rapporto con le compagne più esperte e quelle più giovani?«Partendo dal presupposto che la fascia non me l’aspettavo minimamente, il presidente ha deciso di darmi questa responsabilità, che per me è anche motivo di grande orgoglio. Non sapevo se sarei stata all’altezza e spero di ricoprire questo ruolo al meglio. Cerco di essere di supporto per le mie compagne, sia per le più esperte che le più giovani. Per fortuna nel nostro spogliatoio non ci sono difficoltà tra noi, siamo tutte serene e questo facilita notevolmente il mio compito»
Sei tra le italiane che hanno avuto l’opportunità di indossare per prime la maglia del Cagliari Calcio a 5 Femminile, nato grazie alla partnership con la Mediterranea Cagliari, che ha permesso alla società rossoblù di disputare il massimo campionato italiano di Futsal. Quali sono state le sensazioni al momento del fischio d’inizio della prima giornata?«Mi sento fortuna a poter far parte di questa società e poter partecipare ad una competizione di così alto livello. Ovviamente già l’esordio in serie A è fonte di forti emozioni, ma poterlo fare con indosso la maglia della mia terra è davvero un surplus»
Cosa ti aspetti dalla squadra nel proseguo di questa stagione? E a livello personale, hai qualche obiettivo prefissato?«Per il proseguo della stagione già abbiamo dimostrato e stiamo continuando a dimostrare che possiamo mettere in difficoltà ogni squadra che affrontiamo, e questo lo dimostrano i punti che abbiamo già portato a casa nel girone di ritorno. Io mi aspetto che possiamo raggiungere traguardi e portare a casa risultati che nessuno si sarebbe mai aspettato a inizio campionato. Personalmente sono parecchio soddisfatta del lavoro di crescita che sto portando avanti e penso che piano piano il lavoro ripagherà. Per me già le presenze a tutte le partite e il primo goal in serie A sono una grande soddisfazione. Per il mio futuro, spero solo di continuare a crescere e apprezzerò tutto quello che verrà»
Studi all’università, iscritta in scienze motorie. Non è facile riuscire a coniugare studio e calcio a 5, visto anche il numero di allenamenti e le trasferte in programma.«In tutti questi anni non sempre è stato facile coniugare gli impegni sportivi con quelli universitari e la maggior parte delle volte ho preferito seguire la mia passione piuttosto che gli impegni scolastici. Nonostante ciò, penso che lo studio e lo sport abbiano la stessa importanza e soprattutto nella vita di un adolescente, siano una fonte di esperienze importanti e motivo di crescita»
Il Cagliari Calcio sta attraversando una fase delicatissima del campionato, in cui ogni ogni partita può regalare punti preziosissimi in vista della corsa salvezza. Chi saranno secondo te i giocatori rossoblù decisivi in questo rush finale?«Fondamentali Caprile e Piccoli… Sperando che il nuovo acquisto di gennaio Coman dia il suo contributo come ha fatto nella gara d’esordio»
Il calcio femminile è in netta crescita, sotto ogni punto di vista. Su cosa si dovrebbe lavorare, secondo te, per continuare a combattere gli stereotipi di genere?«Bisognerebbe investire in attività soprattutto nelle scuole per avvicinare le bambine al calcio, sviluppare scuole calcio femminili ed investire nella formazione dei tecnici che lavorano nel femminile per far crescere tutto il movimento. Gli stereotipi di genere purtroppo ci sono in tutti gli ambiti della vita e vanno combattuti con l’istruzione. Il calcio regala emozioni e questo a prescindere dal sesso maschile o femminile deve unire, non dividere».
Si ringrazia Alida Dodero per la gentilezza e la cordialità mostrata nel corso di questa intervista