De Gea Fiorentina: «Voglio restare qui: amo questo club e i suoi tifosi; Kean? Un anno buono non basta, resti e si confermi» | OneFootball

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·19. Juli 2025

De Gea Fiorentina: «Voglio restare qui: amo questo club e i suoi tifosi; Kean? Un anno buono non basta, resti e si confermi»

Artikelbild:De Gea Fiorentina: «Voglio restare qui: amo questo club e i suoi tifosi; Kean? Un anno buono non basta, resti e si confermi»

Le parole di David De Gea, portiere della Fiorentina, sul rinnovo con la società viola e il futuro di Moise Kean

Dopo il rinnovo con la Fiorentina, David De Gea ha scelto di raccontarsi in un’intervista esclusiva a Cronache di Spogliatoio, ripercorrendo i momenti salienti della sua carriera e il presente vissuto con serenità a Firenze. L’ex portiere del Manchester United ha parlato del legame con la città, della crescita dei giovani compagni di reparto, del suo rapporto con Moise Kean e della possibilità di un ritorno in Nazionale. Sereno e consapevole, De Gea si gode una nuova fase della carriera, con la maglia viola addosso e la volontà di lasciare un’impronta anche fuori dal campo.

IL RINNOVO CON LA FIORENTINA – «Ho avuto offerte ed è stata una scelta importante. Anzi, ringrazio la società perché ha fatto uno sforzo per tenermi. Probabilmente è uno dei miei ultimi contratti, vista l’età. Sto bene qui, lo dicevo da tempo alla mia famiglia: “Voglio restare alla Fiorentina”. Amo il club, la gente, i tifosi… è come una grande famiglia, il centro sportivo poi è fantastico. Sono felice a Firenze».


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IL RAPPORTO CON I GIOVANI PORTIERI – «Sono dei ragazzi splendidi. Hanno voglia di imparare, ti osservano, cercano sempre di migliorare. Sono davvero bravi. E quando vedo persone brave che vogliono imparare, mi piace aiutare e fare tutto il possibile affinché migliorino e stiano bene».

MARTINELLI – «Prima della partita contro il LASK in Conference League, avevo detto a Martinelli che se avesse fatto un clean sheet, li avrei portati tutti a cena. Tommy ci è riuscito e dopo una settimana siamo usciti tutti insieme e ho offerto io. Loro hanno preso i frutti di mare, ma a me non piacciono molto».

MOISE KEAN E LA CRESCITA – «Il rapporto con lui è molto buono. Quando sono arrivato, il mio italiano era pessimo e parlavamo in inglese. Ora sono migliorato e comunico con lui più facilmente. Ha fatto una stagione ottima, ma adesso per me deve fare un altro anno buono, e poi un altro ancora e così via. Non basta un anno buono, deve proseguire così e dare continuità a ciò che ha fatto. Ha fatto numeri molto buoni, ma deve continuare così e dimostrare di poterlo fare nel tempo».

LA NAZIONALE SPAGNOLA – «Non è una cosa che mi toglie il sonno. Ho giocato abbastanza per la Spagna, sono stato parecchi anni in Nazionale e ho ricordi bellissimi. Io faccio del mio meglio, se il ct in qualche momento vorrà chiamarmi, io sono qui. Ma me la vivo tranquillamente, non è qualcosa che mi uccide. Ho vissuto il mio periodo lì, giocando due Mondiali e due Europei. Ho fatto il meglio che potevo. Ora nella mia testa c’è solo la Fiorentina: vogliamo fare un buon anno».

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