📝 Da 10 a 0, il PAGELLONE della 35ª: Bove ❤️ Zaniolo 🤬 Cortomusismo 🐴 | OneFootball

Prosegue la sfida a distanza tra Inter e Napoli, mentre la retrocessione del Monza diventa il primo verdetto del campionato di Serie A.

Ecco il pagellone della 35ª giornata di Serie A.

10 - Roma, tra Svilar e un tributo strappalacrime

"Chiuso per ferie". No dai, forse è esagerato, ma una palla dentro la porta della Roma non si vede dal derby contro la Lazio. I giallorossi volano in campionato a suon di risultati utili (contro la Fiorentina è arrivato il 19esimo) e clean sheet: l'eroe è sempre il solito. Mile Svilar si prende la scena insieme a Dovbyk, autore del gol vittoria, e lancia definitivamente i giallorossi nella corsa alla Champions League. Agguantate Juventus e Bologna al quarto posto. Sono 63 i punti ora e tre le partite ancora da giocare: la qualificazione non è più solo un sogno, e con un muro così...

Roma da 10 in campo, ma anche sugli spalti. Commovente il tributo della Curva Sud a Bove, che si è stretta intorno al giovane centrocampista per tutta la partita. Cori di supporto e uno striscione da applausi: "Un cuore più forte di un destino avverso... Forza Edoardo!", il messaggio a Edo, che dopo il termine della partita non ha potuto proprio trattenere le lacrime. Il suo cuore non ha mai smesso di battere per quei colori.

9 - Napoli con la penna in mano, Atalanta targata CDK

"Chi vince scrive la storia, gli altri si limitano a leggerla". Conte è tutto ciò di cui il Napoli ha bisogno: grinta, ambizione e risultati. Il suo Napoli vola in campionato e l'alta quota non fa nessuna paura. Contro il Lecce ci pensa Raspadori a mettere la firma sul gol vittoria, ma anche questa settimana McTominay si conferma decisivo: scambio di battute con Jack prima della punizione, posizionamento in barriera davanti a Falcone e giù la testa per far passare il gol dell'1-0. Questa settimana non ha segnato, ma con le sue magie il Napoli va lontano.

Gasp, quando abbiamo bisogno di un po' di fortuna ti chiamiamo, eh? "È il suo momento", dice prima del match contro il Monza riferendosi a De Ketelaere, e Charles torna ad essere dominante in Serie A. Primo tempo da sballo e doppietta in 10 minuti a un Monza che ormai non ha più nulla da chiedere al campionato. Interrotto un digiuno che durava da fine dicembre: il belga ispira il poker finale e "blinda" un posto Champions per la sua Dea.

8 - Lazio, Como e Inter col musetto davanti, Milan super Maignan

"Per vincere basta mettere il musetto davanti", diceva Allegri soddisfatto quando la sua Juve rifilava 1-0 a ogni squadra. Oggi l'allenatore bianconero è solo un ricordo in Serie A, ma i suoi insegnamenti non possono essere dimenticati troppo facilmente. A portare avanti la sua dinastia ci hanno pensato infatti Inter (1-0 contro il Verona), Lazio (0-1 ad Empoli) e Como (Parma battuto in casa per 1-0). Tre successi identici per quanto riguarda il risultato, ma che si portano dietro obiettivi diversi.

Le seconde linee dei nerazzurri rispondono presente contro il Verona e grazie al rigore di Asllani mettono tengono vivo l'obiettivo scudetto. Boulaye Dia, in gol dopo appena un minuto, basta per stendere l'Empoli e rilancia definitivamente i biancocelesti nella corsa Champions. E infine il Como, vera e propria rivelazione del campionato, batte anche il Parma, Nonostante la salvezza già conquistata non ha nessuna intenzione di fermarsi: quinto successo consecutivo portato a casa e 1-0 come contro il Genoa. Cesc ci sta prendendo gusto con questa storia del musetto e Allegri, che era in tribuna al Tardini, avrà sghignazzato.

Conceição conquista la sua terza vittoria consecutiva tra Serie A e Coppa Italia, avvicinandosi al doppio confronto con il Bologna in un momento di grande fiducia, sia sul piano tecnico che tattico. Il passaggio alla difesa a tre offre maggiore solidità e consente alla squadra di occupare meglio il campo rispetto al passato. A fare la differenza è anche uno straordinario Maignan, autore di una prestazione da fuoriclasse: è soprattutto grazie a lui se il giudizio complessivo sul Milan si alza di un punto

7 - Juve e Bologna a braccetto, Genoa a testa alta

Com'è che dice il detto? Si stava meglio quando si stava peggio? Ecco, la Juventus di Tudor sta cercando di mettersi alle spalle i mesi di Thiago Motta, ma il tempo stringe e ogni partita diventa decisiva. Un tempo i bianconeri in questo periodo dell'anno festeggiavano lo scudetto, ora, però, la realtà è ben diversa. L'obiettivo è cambiato, conquistare un posto in Champions è determinante per la prossima stagione, e per farlo non occorre lasciare punti per strada.

Viste le tante assenze, ma soprattutto il momento di forma di un Bologna big, il pareggio del Dall'ara sembra quasi una vittoria. I ragazzi di Tudor prima si portano in vantaggio con Thuram, ma poi vengono ripresi da Freuler nella seconda frazione di gioco. Guai a buttare il pareggio però: è un punto che non fa contento nessuno, ma che evita la fuga di una delle due. È bagarre Champions: Juventus e Bologna ci sono dentro in pieno.

Il Grifone esce dal match contro il Milan non solo a testa alta, ma altissima, confermando di aver centrato con pieno merito una salvezza conquistata con largo anticipo. Nel primo tempo è solo uno strepitoso Maignan a negare un vantaggio che il Genoa avrebbe ampiamente meritato, con tre interventi prodigiosi. Nella ripresa, una sfortunata autorete di Frendrup decide il match. Per Vieira e i suoi, applausi a scena aperta.

6 - Venezia-Toro, un tempo per uno. L'Udinese si rialza

Giocare contro le piccole in questo periodo dell'anno è quasi più difficile di vedersela con una big. Lo sa bene il Torino di Vanoli che, all'esame con il suo passato, è costretto ad accontentarsi di un pareggio in rimonta contro il Venezia. I granata, d'altronde, dal campionato non si aspettano più nulla: la salvezza è già conquistata da tempo e la zona Europa è troppo lontana. Discorso completamente opposto, invece, per il Venezia di Di Francesco. Servono punti per evitare una retrocessione che si avvicina e il gol di Kike Perez permette di non prendere troppa distanza da un Lecce che in questo momento sarebbe salvo.

Merita la sufficienza, o forse anche qualcosa in più, anche l'Udinese di Runjaic. Valgono praticamente le stesse cose dette qui sopra: il campionato è al sicuro, ma vedersela contro il Cagliari, quasi salvo, non è un gioco da ragazzi. Ecco perché aver conquistato tre punti, ma soprattutto aver ritrovato una vittoria che mancava addirittura dall'1 marzo assume un significato importante. Dopo aver fermato il Bologna, l'Udinese manda un altro messaggio per le ultime tre partite: nulla è scontato.

5 - Fiorentina, un altro ko

Ritenta, sarai più fortunata. Non c'è nulla da fare per la Fiorentina all'Olimpico di Roma. Mile Svilar indossa nuovamente il mantello e segnargli si rivela praticamente impossibile per Kean&Co. Dopo il ko nell'andata della semifinale di Conference contro il Betis, la Fiorentina cade anche in Serie A. La qualificazione in Europa si decide in queste ultime giornate di Serie A, ma ora testa al Betis, Su con la vita Viola, hai una finale di da conquistare.

4 - Cagliari, salvezza rimandata

Salvezza rimandata per il Cagliari, che comunque può guardare la lotta contro la retrocessione da una posizione tuttosommato piuttosto privilegiata e sicura. La sconfitta con l'Udinese fa di sicuro male, soprattutto visto che i friulani arrivavano da un periodo tutt'altro che florido. Va detto però che è stata una sconfitta anche sfortunata e che se la partita fosse finita in parità non ci sarebbe stato poi molto da recriminare.

3 - Lecce e Verona, ko contro le contendenti

Doveva essere l'ultima insidia per il Napoli di Conte, non ha graffiato come ci si aspettava. Soprattutto come avrebbe dovuto graffiare una squadra che ha bisogno come l'ossigeno di punti per salvarsi. La situazione ora si fa delicata, con il Venezia alle spalle che non molla un centimetro e si avvicina pericolosamente.

Simile la situazione del Verona, che non riesce a opporre resistenza all'Inter "B" e si fa superare per 1-0, proseguendo una serie negativa che impedisce agli scaligeri di chiudere definitivamente i giochi per la salvezza.

2 - Empoli, nessuna resistenza

In una lotta per la salvezza così serrata non si può sbagliare una partita così come ha fatto l'Empoli contro la Lazio: Gol subito nel primo minuto di gioco, espulsione e inferiorità numerica prima di fine del primo tempo. Si salva poco della prestazione dell'Empoli, in una situazione complicata per cercare di evitare la retrocessione.

1 - Monza, è finita

Alla fine la sentenza matematica è arrivata, ma nessuno aveva dubbi ormai da settimane. Fa forse più male che questa sentenza arrivi alla fine di una partita così, in cui il Monza non è riuscito a portare la benché minima resistenza, travolto dalle quattro reti dell'Atalanta. Rimarrà davvero poco da ricordare di questo campionato dei brianzoli.

0 - Follia Zaniolo

Che l'addio tra Zaniolo e la Roma non fosse stato idilliaco non era certo un mistero. A provarlo ulteriormente era stata l'esultanza molto discussa quando all'andata, con la maglia dell'Atalanta, il giocatore fece il suo gol dell'ex contro i giallorossi, e a confermarlo ora c'è quanto successo nel suo nuovo incrocio con la sua vecchia squadra.

Colpi duri contro Mancini, ma soprattutto un rosso inutile per proteste contro l'arbitro preso dopo il fischio finale, quando peraltro il giocatore era già stato sostituito. Per quanta animosità ci possa essere contro un'avversaria, non è una giustificazione per farsi squalificare in modo così sciocco.