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·24. Februar 2025
CorSport – Napoli, il sogno non è ancora finito: la sconfitta di Como non emette nessuna sentenza…
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·24. Februar 2025
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha analizzato la situazione in casa Napoli, soffermandosi sulla lotta scudetto.
Il sogno non è finito. Il campionato è ancora lungo, mancano altri tre mesi e dodici partite da giocare. La sconfitta di Como non emette nessuna sentenza definitiva, c’è tanto tempo per l’appello. Il Napoli è sicuramente nel momento più difficile della stagione, non assapora il gusto della vittoria da un mese. Ha messo in archivio un febbraio nero, tre punti in quattro partite che hanno permesso all’Inter di riprendersi il primo posto in classifica. Ma il calendario dà subito agli azzurri una grande possibilità, lo scontro diretto di sabato in casa è un’occasione che può essere sfruttata per invertire il trend. L’esperienza di Conte nella gestione dei momenti cruciali ora può diventare un fattore. Adesso serve grande lucidità, vanno analizzati gli errori e vanno trovate le soluzioni. Tutto pane per i denti di Antonio, il migliore di tutti per distacco nel ripartire fra mille difficoltà. Queste situazioni non lo abbattono, lo esaltano.
Sono proprio le crepe mentali il primo nodo da affrontare. Perché a Como il Napoli è sparito dal campo dopo aver giocato un grande primo tempo. Di spessore, di carattere, di sostanza. Anche il clamoroso autogol di Rrahmani sembrava aver fatto il solletico, la reazione era stata veemente ed efficace. Il Napoli era feroce in pressione e preciso in costruzione, non concedeva niente e aveva in mano la partita. Tutto c’era da aspettarsi meno che la svagatezza con cui gli azzurri sono rientrati in campo, hanno perso distanze, misure, certezze, duelli. Come se nell’intervallo fosse sparita la fame di vincere e riprendersi il primo posto in classifica. Un problema che ha sorpreso anche Conte, incredulo di fronte alla leggerezza della sua squadra.
E lì è venuto fuori l’altro tasto dolente di questo momento stagionale del Napoli, la panchina. Perché Conte non ha la possibilità di cambiare verso alla partita quando la situazione si complica. Le sostituzioni non lo stanno aiutando, mai. Anche ieri le ha provate tutte, con Simeone, Anguissa, Ngonge e Okafor ma non ha mai avuto un sussulto. Anzi, dopo i cambi il Napoli è definitivamente sparito. È anche superfluo tornare sugli errori del mercato di gennaio, ormai noti ed evidenti a tutti. Certo fa un po’ effetto che l’ennesima conferma arrivi contro un Como che a gennaio nella sua rosa ha inserito tanti gioiellini, a partire dal diciannovenne Diao che sta facendo la differenza in ogni partita.
Da Como, paradossalmente, il Napoli si porta via anche due buone notizie: la scoperta di Billing e la conferma di Raspadori. Il centrocampista danese ha dimostrato di poter aiutare Conte in questo finale di stagione. Ha passo, dinamismo, struttura fisica, grandi doti sul gioco aereo e anche buone soluzioni balistiche sui calci piazzati. Un’arma che potrà essere sfruttata. Così come quella di Raspadori, al secondo gol consecutivo. In un attacco che segna poco e che spesso deve fare i conti con un evanescente Lukaku, Jack in questo momento è oro colato.
Ma è soprattutto un altro fattore che deve tenere vivo il Napoli da adesso in poi: il calendario. A parte l’occasione dello scontro diretto di sabato, ora la stagione entra nel vivo. E il famoso vantaggio di non giocare le coppe potrebbe diventare veramente determinante. Perché l’Inter sarà impegnata in Coppa Italia e soprattutto in Champions, con una strada aperta dal sorteggio che ovviamente ingolosisce Inzaghi. Senza ovviamente dimenticare il terzo incomodo Atalanta, che ha anche lo scontro diretto con Lautaro e compagni da giocare in casa. La lotta scudetto è ancora tutta aperta, dalle sconfitte si impara sempre. Conte lo sa bene, il sogno non è finito.
Carlo Gioia