Coda: «Abbiamo avuto tanti infortuni e non eravamo costruiti per retrocedere. Vi racconto qual è stato il mio gol più bello» | OneFootball

Coda: «Abbiamo avuto tanti infortuni e non eravamo costruiti per retrocedere. Vi racconto qual è stato il mio gol più bello» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Sampnews24

Sampnews24

·29. Juni 2025

Coda: «Abbiamo avuto tanti infortuni e non eravamo costruiti per retrocedere. Vi racconto qual è stato il mio gol più bello»

Artikelbild:Coda: «Abbiamo avuto tanti infortuni e non eravamo costruiti per retrocedere. Vi racconto qual è stato il mio gol più bello»

Massimo Coda, attaccante della Sampdoria, ha rilasciato una lunga e curiosa intervista che verte sulla propria carriera e i temi d’attualità

La Sampdoria attualmente muove i propri passi nella finestra estiva di mercato in seguito a un’ardua stagione che ha dato del filo da torcere. I play out sono stati un’opportunità grandiosa che ha permesso al club di sigillare la tanto desiderata salvezza al fine di mantenere la categoria cadetta. In merito, Massimo Coda ha rilasciato una brillante intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, in cui esprime delle riflessioni sui temi d’attualità nonché sulla propria carriera. Vi proponiamo le dichiarazioni:

RECORD – «Ho segnato 135 reti come lui, ma punto ad arrivare a 150».


OneFootball Videos


GUAIO – «Ci siamo resi conto tardi in quale guaio ci eravamo messi».

AVVERSARIO – «Ci ho provato, come sempre, per vincere. Ma con i playoff si va un po’ troppo per fortuna, l’avversario può essere superiore».

SAMPDORIA – «Ho pensato a lungo. Ma c’era un progetto, e mi piaceva. Non è andata bene, ma sono contento della scelta. Avevo offerte, anche dalla B, ma volevo tornare in A. Ho firmato per tre anni per far salire la Samp e per chiudere qui».

SITUAZIONE – «Assolutamente no. È stata una stagione difficile, abbiamo avuto tanti infortuni e non eravamo costruiti per retrocedere. Ma ci siamo trovati in una situazione difficile e ce ne siamo resi conto tardi. Abbiamo pagato tutto questo. Ora voglio rimanere, risalire e chiudere con 150 gol in A, B e C».

SALERNITANA – «Fa male, doveva fare di più. È stato un anno complicato, però con una direzione diversa si poteva salvare. Mi spiace per la piazza e per i ragazzi che sono rimasti, come Fazio, che ha sempre dato tutto. La Salernitana ha segnato la mia carriera».

GRANATA – «Sì, è iniziato tutto lì: a Empoli, ricordo ancora il gol al Livorno. Poi ho sempre segnato tanto: 34 a Benevento, 42 a Lecce. Mi manca la A, ma voglio chiudere bene. E 150 sono lì».

GOL PIU’ BELLO – «Contro il Genoa con il Lecce. Un pallonetto pazzesco da 30 metri».

GOL IMPORTANTE – «Quello che fece vincere la B a Benevento».

GOL ERRATI – «Ne ho sbagliati più di quanti ne ho fatti. Se no sarei in Champions».

RICORDI STUPENDI – «La tripletta a Buffon in Lecce–Parma: mi disse che nessuno l’aveva mai fatto in 40 anni in B. Una giornata speciale. Ricordo anche il gol al volo, come quello di quest’anno al Modena. Però anche 9 rigori sbagliati, su una cinquantina calciati: tre solo a Benevento, due di fila, poi li ho lasciati a Viola».

BARI – «A Bari non ho mai segnato. E un portiere come Bardi fa sempre miracoli con me, però qualche gol gliel’ho fatto».

SERIE A – «L’amarezza c’è. A Parma ero partito bene, ma un infortunio mi ha fermato. E poi a Benevento non me la sono goduta. Da allora ho deciso: o mi arriva un’importante opportunità, o era meglio giocare in B per vincere. Con le mie caratteristiche, sì. In A arriva mezza palla a partita e magari non la sfrutti. E poi negli anni c’è stato questo record sempre più vicino. Sì, meglio essere il numero uno in B».

AMBIZIONE – «La prima cosa che ho in mente! Basta un gol per essere primo da solo, ma visto che posso migliorare il record devo farlo bene: voglio arrivare a 150».

FUTURO – «Voglio fare l’allenatore. Ma prima, fare il gioco che mi esalta».

Impressum des Publishers ansehen