PianetaSerieB
·16. November 2024
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L’ex centrocampista del Cesena, Karim Laribi, è stato intervistato da tifocesena.it per parlare del suo passato in bianconero e della squadra di Mignani. Di seguito le sue parole:
Laribi, come mai un giocatore della sua caratura ha scelto di esibirsi sui campi (più o meno) polverosi della Serie D?“Ormai, nel calcio moderno, un atleta di 33 anni è considerato un vecchio. Un atleta bollito. Ma non mi fascio la testa più di tanto, va bene anche così. Sono felice di aver sposato il progetto dell’Anzio. In questo club cercherò di portare in dote la mia esperienza. Ho gli stimoli giusti per fare bene, voglio fare un gran campionato…”
Un uccellino ci ha detto che lei continua a seguire con affetto le gesta del Cavalluccio.“Assolutamente sì. Cesena è stata una tappa importante della mia carriera (per Laribi, in maglia bianconera dal 2016 al 2018, 76 presenze totali infiocchettate da 12 gol e da altrettanti assist, ndr). A Cesena ho ancora tanti amici. Cesena è sempre nel mio cuore…”
Che ci dice allora di questo Cavalluccio attualmente quarto in classifica?“Dico che l’avvio di stagione dei bianconeri è stato ottimo. Non è mai facile, per una matricola, riuscire ad ambientarsi in fretta alla Serie B. Il Cesena c’è riuscito. Siamo solo all’inizio, però…”
Però?“…però, se il buongiorno si vede dal mattino, questo Cesena da qui alla fine del campionato potrà togliersi tante belle soddisfazioni. La squadra mi pare solida. Gioca un bel calcio. E là davanti c’è un giovane attaccante davvero scatenato. Oh, ma quanto è forte Shpendi?!? Questo ragazzo ha il gol nel sangue. Arriverà lontano…”
Un altro giocatore bianconero che le piace particolarmente?“Berti non segna tanti gol. Ma ha un piede educato e una buona visiona di gioco. A tratti mi ricorda un ‘certo’ Karim Laribi…”
In riva al Savio, qualche ottimista ad oltranza, spera addirittura di poter lottare per la promozione diretta.“In Serie B non bisogna mai dare nulla per scontato. La stagione è interminabile e prima o poi tutte le squadre vanno incontro a un periodo di crisi: dunque tutto è possibile. Certo che però, a voler essere sinceri, quelle tre lassù stanno andando davvero forte…”
Le sue favorite per i primi due posti?“Dico Sassuolo e Pisa. Ma è palese che anche lo Spezia può giocarsela sino alla fine…”
Di Mignani che ci dice?“Dico che è un gran bravo allenatore. Un allenatore che, col Bari, ha perso (contro il Cagliari a giugno 2023, ndr) la Serie A al 94′ di una finale di ritorno play-off. Ecco, di sicuro Mignani è un mister che vanta un robusto ‘credito’ nei confronti dei play-off. E chissà, magari il prossimo giugno si rimette in pari portando in A il ‘mio’ Cesena…”
Prima di salutarci, apriamo velocemente l’album dei suoi ricordi ‘targati’ Cesena. Una giornata da ricordare?“Beh, sulla volata salvezza del 2018 ci si potrebbe scrivere un libro intero. Le vittorie arpionate in quel finale di campionato incandescente contro Frosinone (1-0 con gol proprio di Laribi dal dischetto, ndr), Parma e Cremonese sono impresse a fuoco nella mia mente. Anche se…”
Anche se?“…anche se poi, quel maledetto fallimento consumatosi qualche settimana dopo, rese inutile quella nostra grande rimonta (una rimonta – ricordiamolo sempre – griffata Fabrizio Castori, ndr)”.
Quel fallimento è ancora una ferita aperta, giusto?“Giocatori, staff tecnico, dipendenti: quella ‘famosa’ estate ci siamo sentiti tutti traditi dalla società. Tra-di-ti. Non è mai facile riuscire a far rimarginare certe ferite. Ma la vita va avanti…”
Negli ultimi sei anni ha mai sognato un ritorno in riva al Savio.“L’ho pure sfiorato, un ritorno. A dicembre 2022 sarei potuto tornare. Avevo parlato con la società. Io ero pronto. Ma Toscano non mi ha voluto. Peccato…”
Posso dire che uno con la sua classe e il suo estro avrebbe meritato una carriera ancora più ricca di soddisfazioni?“Bertozzi, certo che puoi dirlo (risata, ndr). No, a parte tutto: il calcio non si fa né con i se né con i ma. Ma è chiaro che un paio di infortuni hanno ostacolato pesantemente il mio cammino: se ad esempio a Sassuolo (in Serie A, stagione 2015-16, ndr) non mi fossi fatto male a quel maledetto ginocchio, probabilmente la mia carriera sarebbe stata diversa…”
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