Motta: “Non ho deciso né firmato niente, nei prossimi giorni vedrò Saputo. Adesso godiamoci la festa ma guardando al terzo posto” | OneFootball

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Zerocinquantuno

·18 maggio 2024

Motta: “Non ho deciso né firmato niente, nei prossimi giorni vedrò Saputo. Adesso godiamoci la festa ma guardando al terzo posto”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Bologna-Juventus, gara valida per la 37^ giornata di Serie A TIM in programma lunedì alle 20:45.


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Dalle feste al campo – «È stata una settimana bellissima, il merito è anche mio ma i protagonisti sono i ragazzi. Mi sono goduto un momento fantastico, un traguardo storico che abbiamo dimostrato essere possibile. Ora pensiamo a concludere al meglio il campionato, finire terzi significherebbe aggiungere ancora qualcosa a tutto ciò che di fantastico abbiamo fatto, sempre senza nessuna pressione».

Rumors sulla Juventus – «Qui pensiamo solo alla prossima partita, come sempre, cercando di fare il nostro calcio e di far divertire i nostri tifosi».

Futuro dietro l’angolo – «Nei prossimi giorni mi vedrò col presidente, prenderemo insieme una decisione e la comunicheremo congiuntamente. Sta arrivando il momento di farlo, ma va fatto internamente e con grande rispetto per tutti».

Ricordi indelebili – «È difficile individuare un solo momento, soprattutto così a caldo. Credo che sarò più in grado di farlo a distanza, adesso per me non è semplice perché come detto abbiamo ancora qualcosina da fare… Le partite le vivo sempre molto intensamente e ci sono stati diversi momenti che mi hanno fatto sentire giovane (sorride, ndr)».

Errori commessi – «Ho sbagliato tante cose, non è passato un giorno in cui non abbia sbagliato qualcosa. Ho imparato tanto dai miei errori, e soprattutto ho sempre continuato a lavorare sodo per migliorarmi».

Non roviniamo tutto – «Ritengo che sia il caso di godersi la festa, pensando a ciò che di grande abbiamo fatto, ma io non devo consigliare niente a nessuno. Quando incontro i tifosi in città li trovo molto soddisfatti e contenti di tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme: tifosi, club, giocatori e anche voi giornalisti. Devo essere riconoscente anche a voi, che avete fatto tanto per portare il Bologna più in alto possibile».

Nessun altro accordo – «Non ho deciso niente e non ho firmato niente: la prossima settimana io e il presidente dovremo vederci, parlare e comunicare la decisione finale insieme».

Zirkzee fuori da Euro 2024 – «Joshua sta recuperando, mi dispiace per l’infortunio e per gli Europei ma il calcio è anche questo: non deve fermarsi».

Come un papà – «Vorrei allenare tutti i giocatori che ho avuto, fin dalla mia prima esperienza su una panchina. Ovviamente so che non è possibile, ma mi sento un padre per tutti i miei ragazzi, anche se con alcuni si creano rapporti più stretti che con altri. Nutro grande ammirazione per tutti i ragazzi che ho avuto e quando ho dovuto lasciarli mi sono sempre mancati».

Grande prova all’andata – «Sono passati troppi giorni da quella partita e penso che nessuno avrebbe potuto immaginare un simile percorso».

La Champions solo alla fine – «Abbiamo iniziato a parlarne dopo Roma: ci siamo riuniti nello spogliatoio ci e sono stati i ragazzi a dirmi quale obiettivo volevano raggiungere, io li ho solo accompagnati».

Karlsson, Soumaoro e i meno impiegati – «Tutti possono avere spazio. Adama ora sta bene e sarà convocato».

Parole di stima da Orsolini – «Lo ringrazio, ma la verità è che il merito è solo suo e dell’impegno che ha messo quest’anno, così come i suoi compagni».

Gestire campionato e coppe – «Ho tutto in testa: l’importante è non rifare certi errori».

Ribaltone bianconero – «La Juve è una squadra forte che ha appena vinto la Coppa Italia meritatamente, e qui verrà guidata da un allenatore che conosco personalmente e che è una persona fantastica: Montero ha fatto una grande carriera da giocatore potrà farla anche da allenatore, bo molta stima di lui. Ad Allegri dico invece di continuare e gli faccio un grosso in bocca al lupo per il futuro».

Eterna gratitudine – «Il confronto di lavoro col presidente è una cosa e ne ho parlato prima, la mia riconoscenza verso i tifosi rossoblù un’altra e rimarrà per sempre a prescindere da tutto».

Condizione brillante e vittorie in trasferta – «Uno dei fattori è sicuramente questo: abbiamo dei professionisti che lavorano su quell’aspetto e che secondo me sono tra i migliori al mondo. Vincere in trasferta dimostra tantissimo la forza di una squadra: i gruppi che che vogliono ambire a qualcosa di importante riescono ad avere grande equilibrio anche lontano da casa, nonostante non sia mai facile».

Mosaico perfetto – «C’è una sola persona indispensabile, il presidente. I ragazzi sono i protagonisti sul campo, ma nessuno è indispensabile. Tutti i giocatori si sono messi a disposizione della squadra e hanno dato il loro contributo, da Zirkzee fino a Skorupski, che hanno modificato le loro giocate per il bene del collettivo: spero che si continui così fino all’ultimo giorno, anche se significa esporsi a qualche rischio in più».

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